domenica 28 novembre 2010

Pensieri prenatalizi. Ecco, è incominciato il calvario.

Che bello si avvicina il Nataleeee!!!!
Il che vuol dire...
OMMIODDIO C'E' DA FARE I REGALIII!!!
Così incominciò il setaccio dei negozi di Londra. Covent Garden, Oxford Street, Carnaby Street, Camden Town, Portobello Market, Brik Lane. Praticamente ho appena parlato di tutta Londra, visto che tutti pensano che sia immensa e che ci siano milioni di cose ma in realtà, i centri comuni QUESTI SONO. Eh, beh, c'è poco da dire.
Poi però scattano le domande.
QUALI SONO LE GIUSTE REGOLE PER FARE UN REGALO???
Vi esplico le mie idee.

1) Un bel regalo è bello se sentito. Se fatto col cuore. Un qualcosa che possa collegarti al ricevente in maniera unica e speciale, che anche se magari è una cosetta da poco ma almeno dimostra il tuo affetto. In questo modo chi riceve il regalo percepisce i sentimenti del regalante, e anche se l'oggetto in se fa schifo almeno apprezza tantissimo.

2) Non sai proprio cosa regalare e davvero anche sforzandoti mettendo in circolo tutti i criceti del tuo cervello non ti viene in mente proprio niente però sei un artista con tanta fantasia?? NULLA DI PIU' BELLO DI UNA CAZZATA FATTA CON LE PROPRIE MANI. Qualsiasi. Sei un fotografo? stampa una foto. Magari fatta di sgaido mentre il tuo amico non se ne accorge, una giornata particolarmente bella che ancora ci ridete e ci scherzate su, valla a ripescare e facci una gigantografia. Sei un disegnatore?? FAI UN DISEGNO. Di solito una gigantografia del ricevente versione muscoloso / figa da ufo è SEMPRE la cosa più bella (o almeno per me).

3) E quelli che proprio non hanno idee e nemmeno i criceti funzionano del tutto e non sanno fare niente di artistico? In ogni caso sono abbastanza convinta che, visto che il Natale è diventata una squallida festa per spendere dei soldi facendo fare a tutti la figura di quelli che sono più buoni in realtà siamo tutti dei grandissimi ipocriti, ognuno di noi dovrebbe esporre una splendida lista delle cose che tanto desidera, in maniera da orientare la gente negli acquisti.
MA COSA DICI CHE PENSIERO DISGUSTOSO MA IL NATALE CAZZI MINKIA BLA BLA TUTTI BUONI BLA BLA STO CAZZO BLA BLA.
Ok, vogliamo vedere i vantaggi??
VANTAGGIO A. chi riceve il regalo sicuramente rimarrà contento.
VANTAGGIO B. chi fa il regalo non avrà buttato via i propri soldi (perchè diciamolo, quando fai un regalo non sentito ma solo per la semplice ipocrisia di aver fatto vedere che hai fatto il regalo, se almeno non fai una figura di merda di beccarti davanti dei finti sorrisi e magari ti becchi anche delle madonne a dietro per lo schifo che gli hai propinato, insomma, non è la cosa migliore).
Comunque, tra questi, il mio preferito di tutti è la cosa fatta con le proprie manine. Nulla di più splendido, non c'è niente di più espressivo come una cosa alla quale ci si è dedicato del tempo per dimostrare quanto vuoi bene a una persona
IL NATALE E' FATTO PER VOLERSI BENE, NON PER COMPRARE.

martedì 23 novembre 2010

Oggi sono polemica

POLEMICA 1.
Alla mensa della scuola che mi mangio il mio super panino tonno + insalata + maionese (+ pomodoro + cetrioli) con un bel sottofondo di musica R&B (adoro la mensa della scuola è così accogliente!!).
Oltre al super panino mi sono anche concessa un tè (che lusso) con aggiunta di latte (anche se non l'avevo ordinato, un po' come la storia del panino, insomma. Se non sapete di cosa parlo leggetevi QUESTO POST).
Il bicchiere è tiepidino.
Secondo la sacra legge della logica
BICCHIERE TIEPIDINO = TE' TIEPIDINO.
Sgnek.
Visto che qui a Londra tutto va al contrario perchè sai i londinesi sono troppo dei galli, allora qui a Londra BICCHIERE TIEPIDINO = TE' PORCAPUTTANAMENTE BOLLENTE.
quindi SORSO POTENTE = PALATO MORTO (qui però la legge della logica funziona, eh!!!!!!!)
Risultato: ho il palato senza sensibilità.
Me lo sarò gustato il panino, vero?

POLEMICA 2.
Presentazione del progetto TIME/MOVEMENT/SEQUENCE.
Dal giorno dell'assegnazione al giorno di consegna passa un mese.
Nell'arco di quel mese faccio varie foto, dal my little turtle on the skateboard, a capelloni che suonano, a ballerine che ballano, sta di fatto che ne scelgo uno, cioè questo:






Si tratta di guardare le foto in una sorta di STOP MOTION dove vedi tutte e 3 le richieste, TIME come il tempo dell'azione, MOVEMENT dato il panning di Luca che sembra immobile durante il salto con lo skate mentre tutto il resto è in movimento, SEQUENCE dato la sequenza di immagini in stop motion.
Ovviamente ho portato anche gli scarti, per far vedere che in un mese la ricerca è stata abbastanza approfondita. Tra gli scarti portati (il cugino di Luca che suona la batteria, il movimento dei capelloni metallari mentre strimpellano, 2 ragazzi che con i pattini fanno acrobazie pericolosissime all'Ara Pacis di Roma) la prof vede queste foto:






La professoressa rimane estasiata. Il risultato finale, ho preso 28 per il lavoro delle ballerine e non per quello che ho portato, non mi ha dato 30 per il semplice motivo che no l'ho scelto.
Io zitta e muta ovviamente, figurati se rifiuto un 28, stiamo scherzando?? io che al 21 di Linguistica dissi DOVE DEVO FIRMARE??
Però obiettivamente, si può paragonare un lavoro ben pensato e ragionato che può piacere e non piacere piuttosto che uno scattato in 20 minuti che può piacere e non piacere?? Con quale criterio si può dare un 28 a delle foto scattaate in 20 minuti senza un senso logico ma così, as an exercise, al posto di una decina di foto ben congeniate, con una riflessione particolare con tanto di relazione scritta, cercando di scegliere proprio quelle con le caratteristiche richieste..
Qui si tratta di GUSTO, non di valutazione obiettiva in base all'esercizio svolto correttamente.
2 sono stati i motivi per il quale non ho scelto le foto delle ballerine. Innanzi tutto sono banali. seconda cosa, come tecnica fotografica è stata la prima cosa alla quale avevo pensato. la stessa cosa che ha portato più del 50% della classe. Volevo portare qualcosa di diverso, un po' più congeniato, e non cavalletto + diaframma infinito + tempi lunghi. Evidentemente anche qui vige la regola del chi va con le pecore impara a pecorare.

martedì 16 novembre 2010

Fotografo: JAY FINE


Quanto è bella? L'autore è JAY FINE. Ecco, lui è il mio nuovo idolo. Quest'uomo ha la passione per le situazioni estreme che possano sorprendere la gente e ha fatto ciò che io sto cercando di fare da circa un annetto senza esserci ancora riuscita, ovvero, CATTURARE UN FULMINE IN UNA FOTO. Ora, il fatto che lui ci abbia messo 40 anni a fare proprio quella foto mi consola, pensavo di essere l'unica imbecille a non esserci ancora riuscita. Poi va beh, il fatto che lui abbia catturato proprio quel fulmine caduto sulla statua della libertà beh, insomma, c'è chi può e c'è chi no, lui può io no. Però la bellezza di tutte le sue foto, ho passato un'ora a guardare il suo flickr e non ce n'è una che non dia emozioni. Vi prego di perdere qualche minuto del vostro tempo e dateci un'occhiata, lo trovate QUI.

venerdì 12 novembre 2010

Quando non ti passa..

Situazione: sei alla stazione dei bus di Liverpool Street e devi prendere il bus per l'aeroporto di Stansted dove devi prendere un volo per l'Italia.
Come riconoscere i passeggeri italiani senza sentire la loro voce?
Innanzitutto lo vedi dalla faccia. Gli italiani hanno la faccia codigna. Gli inglesi NO. Sono sciapi.
Poi direi di rimanere in tema e passare alla carnagione / occhi / capelli. Questo può fregare un po', ma in linea di massima la carnagione è scura, i capelli sono o scuri o tinti, e gli occhi sono scuri, mentre gli inglesi sono biondi o comunque hanno i capelli chiari. occhi chiari e pelle bianca cadavere flaccida che fa quasi schifo. Si so che ci sono le eccezioni, anzi tantissime eccezioni, ma in quel caso basta riguardare il punto precedente. La faccia codigna.
Poi passiamo al vestiario. gli italiani sicuramente hanno delle scarpe abbastanza comode ma fashion, generalmente tamarre (dato il popolo turista italiano della Città Grigia generalmente tamarro) mentre gli inglesi hanno le scarpe alla Oliver Twist, sempre distrutte e leggerissime. Gli italiani sono imbacuccati a dovere (c'è freddo) con doppio piumino a sciarpa multipla, a differenza degli inglesi che anche con -50gradi rimarranno sempre con una giacchettina e senza sciarpa. E magari con una maglia scollata.
Passiamo alle valige. Gli italiani hanno un quantitativo infinito di valige. Oppure una, ma gigantemente enorme. Gli inglesi una borsa a tracolla.
INFINE, il particolare che non mente mai, un italiano non tirerebbe MAI fuori, mai e poi mai, nemmeno in situazioni critiche, UN ITALIANO NON TIREREBBE MAI FUORI IL PROPRIO LAPTOP A UNA FERMATA DELL'AUTOBUS. Solo un incoscente che non ha capito nulla dalla vita (un inglese) può tirre fuori il proprio laptop alla 6 del mattino a una fermata dell'autobus. Robe da pazzi...

venerdì 5 novembre 2010

RIFLESSIONI SPARSE SULLA LINGUA E SULLA CULTURA INGLESE.

1)

Gli stranieri (o meglio, i "non italiani", dato che qua la straniera sono io) ci prendono TUTTI per il culo per come parliamo, ma TUTTI allo stesso modo. E ovviamente lo fanno anche male e di pessimo gusto. L'unico bravo che mi ha fatto anche ridere è Joe Avati, comico italo australiano che parla perfettamente l'australian english e il calabrese. A parte queste rare eccezioni, TUTTI, che siano inglesi, francesi, cinesi o giapponesi ci prendono TUTTI per il culo alla stessa maniera.
Ma vi pare che noi italiani parliamo come degli imbecilli? Io capisco il discorso della musicalità, sul fatto che la lingua italiana ha delle intonazioni che le altre lingue non hanno, ma obiettivamente: come si fa a seguire un discorso se il modo in cui lo si fa è robotico e senza un minimo di enfasi? Come si fa a seguire un discorso se non lo si percepisce come accattivante? No, gli inglesi parlano con un linguaggio monotono senza differenza tonali, per qualsiasi cosa, dalle lezioni alle domande alle barzellette alle incazzature. E poi siamo noi italiani a parlare come degli idioti.
Ora capisco come mai nei film americani doppiati in italiano sembrano tutti handicappati. Non avendo una vera musicalità nella voce e non avendo un vero linguaggio gestuale, indispensabile per la comprensione globale del discorso (se ne abbiamo bisogno noi italiani figuriamoci il resto del mondo) devono per forza utilizzare dei termini incredibili e assurdi col risultato finale il contenuto risulta zuccheroso e pateticamente falso. Noi italiani, cazzo, siamo fucking reali.

2)

Oggi volevo un panino con tonno, insalata e maionese.

Bonnjour again madame (il niggah del bar della mia scuola pensa che io sia francese solo per il mio cappellino)

Hi Adam! Can I have a focaccia with tuna, green salad and mayonnaise, please.

Just that??

Yes.

Sure you don't want something else?

Yes.

Any peppers?

No.

Ok. wait for it here. Marchella, right?

Marcella.

Same.

Attendo. mi chiama la tipa che fa i panini.

Marchella, do you want some peppers in the sandwich?

NO. TUNA, GREEN SALAD, MAYONNAISE.

Indovinate come cazzo mi è arrivato il panino. Tonno, insalata, maionese, pomodori e cetrioli.

giovedì 4 novembre 2010

I CAN WAIT FOREVER


You look so beautiful today
When you're sitting there it's hard for me to look away
So i try to find the words that i could say
I know distance doesn't matter but you feel so far away
And I can't lie
Every time I leave my heart turns gray
And I wanna come back home to see your face tonight
Cause I just can't take it

Another day without you with me
Is like a blade that cuts right through me
But I can wait
I can wait forever
When you call my heart stops beating
When you're gone it won't stop bleeding
But I can wait
I can wait forever

You look so beautiful today
It's like every time I turn around I see your face
The thing I miss the most is waking up next to you
When I look into your eyes
Man, I wish that I could stay and I can't lie
Every time I leave my heart turns gray
And I wanna come back home to see your face tonight
And I
Cause I just can't take it

Another day without you with me
Is like a blade that cuts right through me
But I can wait
I can wait forever
When you call my heart stops beating
When you're gone it won't stop bleeding
But I can wait
I can wait forever

I know it feels like forever
I guess that's just the price I gotta pay
But when I come back home to feel your touch
Makes it better
Until that day
There's nothing else that I can do
And I just can't take it
I just can't take it

Another day without you with me
Is like a blade that cuts right through me
But i can wait
I can wait forever (I can wait forever)
When you call my heart stops beating
When you're gone it won't stop bleeding
But I can wait
I can wait forever..