domenica 26 aprile 2009

Viaggio inquietante nella Riviera Romagnola, tra Pulmann-serra, tamarri allupati e donne con cerone

1) LA PARTENZA

Ci becchiamo dopo una serata alquanto movimentata nel parcheggio dell'Italghisa noi 3 donzelle (alias Marcella, Erika e Valentina) insieme alla cara Manfredo (l'Alle), con tanto di amichette al seguito, tutte carichissime per andare ALLA DUUUUUUUUUNA!!! (andrebbe detto con un tono alla "Frau Blucher", con tanto di nitriti e tuoni da temporale).
Entrembe (come si dice per 3 persone??) abbiamo constatato come il mondo della figameria reggiana fosse così diverso da noi.
Intanto non ho mai visto così tanta gente colorata.
E poi tutti, ma TUTTI, si vedono bellissimi. Mai detto il contrario, per carità, ma è incredibile come proprio SI PIACCIANO!!!
E poi, le ragazze, dobbiamo andare al mare e 50 dita di cerone marrone con la consueta presenza della linea di separazione più chiara tra il mento e il collo, più i tacconi di mascara.
Va beh, d'altronde siamo noi le alternative della situation, in teoria eravamo noi quelle strane...
In ogni caso, persone meravigliose e simpaticissime, sull'autobus eravamo quasi come una splendida famiglia che andava squisitamente alla DUUUNA (gnihihihi twwwwwww!!)

2) IL VIAGGIO IN AUTOBUS


La coda di chilometri e chilometri, ripresa da sopra al pulmann

il nostro affezionatissimo organizzatore, ANTONIO, ha pensato bene di dividere la sua gente in 2 autobus: il primo era quello carino, bello, con la gente tranquilla. Il secondo era quello scassone, distrutto, per la gente ed baràca. Indovinate dove siamo finite noi??
Pulmann meraviglioso non c'è che dire ma aveva un piccolissimo ed insignificante problema, come il non avere l'aria condizionata. Non si potevano nemmeno aprire i finestrini. Una ragazza a metà viaggio ha pure vomitato, ci siamo dovuti fermare tantissime volte. Finché....
l'Alle, Manfredo, la Donna manuale, la Scassinatrice, CON SOLO L'AIUTO DI UN COLTELLINO SVIZZERO, è riuscita ad aprire le 3 botole del tetto del pulmann, facendo tornare a tutti un filo di speranza di vita.
L'ultima parte del viaggio è stata fatta in coda, di chilometri e chilometri, dal cartello di MARINA DI RAVENNA alla DUUUNA (gnignighhihih twwwwwhhhhh splash) e a turno sopra al tetto, a fumare dei gran paglioni e a ridere per la scritta in digitale di un altro pulmann grossa come una casa : UN SI ARRIVA PIU'!

3) LA DUUUUUNA (HUUUUUUUGAUAKA GNIHIHIHI TWWWHHHHUAAAAH)


Noi sopra al pulmann, in coda per... shhhhh, non si dice!!!

Arrivati tutti insieme alle 7.30pm anziché alle 6.oopm, più della metà della gente già ubriaca dal viaggio in pulmann, ci siamo ritrovate in questo strano posto, con il mare, pieno d gente, non si riusciva ad andare in bagno ne a ballare, piuttosto urtante.
Di veramente relativo devo fare notare il barista del bagno isolato, quello che un se lo cacava nessuno, che ci ha dato 4 montenegri a macca e un cocktail di frutta analcolico il tutto perché 4 belle gnocche.
Infine lo ZANZIBAR, dove ci siamo divertite a fare le sceme, abbiamo conosciuto una ragazza che ha vinto in quanto una figa ed la madòna ed è stata anche carina con noi e abbiamo fatto amicizia.
Bene, dunque c saremo divertite si e no... un'oretta??
Anche perché la gente era veramente troppa, non si passava, non si respirava eccetera eccetera.

4) L'ATTESA

Immaginiamo l'andata, no? ci abbiamo messo abbastanza tempo, no? Dunque, ora immaginiamoci che tutti insieme, a mezzanotte, 10.000 persone escano dallo stesso luogo nella speranza di ritrovarsi tutti di fronte al TABACCHINO DEL BAGNO 60 con il proprio pulmino esattamente li davanti. Nell'attesa risse varie, pigliate per il culo, robine leggere insomma.
E l'Erika con chi attacca pezza?? Con un ragazzo, accompagnato da relativa morosa, con la frase Ma che bella collana! Mica vero, lo sfotteva. La donna, una classica figa lessa con capello platinato e 5 cm di ricrescita nera, consueto cerone ed orecchini giganti d'oro, di pessimo gusto e decisamente kitsch, parte in quarta e si scatena contro l'Erika, offendendola ribadendo la proprietà privata della stessa. Bene, noi come perdere l'occasione?? se non fosse stato per quel tamarro del moroso che se la rideva tantissimo, che la teneva ferma, ci sarebbe stato un vero e proprio wrestling!!!

5) IL RITORNO

Infine ritroviamo la nostra famiglia, tutti di fronte a sto tabacchino, nell'attesa del pulmann, che poi è arrivato alle 2.30am.
Essendo l'autobus andante a passo d'uomo, ci siamo fumate l'ultima sigaretta sul tetto, per poi finire in bellezza tutti addormentati, a casa, alle 6 del mattino.



Foto by ANTONIO, noi sopra al pulmann, in coda, al ritorno


Il nostro beneamato organizzatore, ANTONIO

6) CONCLUSIONI


Non male, mi sono molto divertita, anche se devo ammettere che ci sono state serate dove mi sono divertita moto di più.
Forse c'era davvero troppa gente, è stato piuttosto stressante, ma va beh alla fine non è stato male.
Ci mancava il Met, ma va beh per quello lo possiamo sempre rifare ;D

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