domenica 20 giugno 2010

Della Pioggia e dei Deliri


Alla fine il brutto tempo non è male.
A parte che io adoro la pioggia.
E poi, diciamo la verità, la pioggia è Rock'n'Roll!
Si perchè d'esate tutto il mondo diventa tamarro.
Ma non tamarro come piace a me, con le canzoni R&B e i ragazzi coi catenoni, io parlo di tamarri con collanine finte Africane e gli infradito e tunz tunz a manetta ovunque ti giri, persino io d'estate mi vesto colorata!!
(Attenzione, la mia teoria sul colorato consiste in magliette bianche, un abito beje, un altro abito bianco e violetto, uno rosa antico, uno blu antico, uno blu elettrico, uno bianco, uno verde smeraldo scuro e ben 3 rossi).
Invece, con la pioggia, tutto ad un tratto i tamarri si dileguano, non ci sono più trasferte di infiniti pulman che come rondini (in questo caso meglio dire elefanti) emigrano alla Duna per effettuare i vari riti di accoppiamento animale, zero gente abbronzata, zero bar che ti sparano il tunz tunz, persino il bar più fighetto quando piove tira fuori le birre al posto del mojito, un Fausto al posto di Josè e i Doors al posto di David Guetta (si beh, i Doors per dire un gruppo tranquillo, sicuramente non metteranno mai su i Maximum The Hormone, insomma).
Via infradito ostili, fate largo agli UnderTaker e tiriamo fuori gli abiti neri, conditi da arpe celtiche, chitarre elettriche e cori a 3 voci!
Va bene, il mio delirio verso l'Irlanda si è concluso.
Adesso mi faccio la compilation più metallo che ci sia, poi taglio i capelli a mio fratello, poi lo obbligo ad uscire per un gelato anche se piove...
Poi si viaggia...

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