sabato 25 aprile 2009

Pensieri notturni, nella notte tra venerdì 24 aprile e sabato 25, ad un orario imprecisato ma comunque molto tardi


Questo è uno sfogo di ieri notte,
in camera mia,
da sola,
prima di andare a dormire.


Odio andare a dormire.
Cioè, oddio, dormire in se è bellissimo, ma l'atto di mettersi a dormire...
Presente quel momento, quando si è a luce spenta, occhi aperti che fissano il buio e il braccio dietro la testa, mano sotto al cuscino...
Intanto passano i minuti, il tempo sembra interminabile per poi scoprire che sono già le 5 del mattino.
Il momento perfetto per la nostra mente di rielaborare tutto ciò che ci è accaduto durante questi giorni, che sbatte in faccia la realtà (quella che si è cercato di non vedere tenendosi occupati con mille faccende).
Fronte aggrottata, sguardo perplesso, dalla finestra già c'è luce (odio addormentarmi quando c'è luce).
Probabilmente dormirò meno di 8 ore.
Mi vengono in mente momenti di questa sera; dei soprannomi che ci siamo dati, del concerto dei Freakout dove ci siamo divertiti da fare paura, di come abbiamo ballato come pazze all'Onirica, dei due (e dico due) posti di blocco in cui mi hanno fermata per un inutile alcool-test.
Purtroppo però vengono in mente anche parole che non avrei voluto sentirmi dire, abbracci che avrei voluto fossero durati di più, pianti patetici che si potevano evitare.
Mi viene in mente anche che avrei voluto dire tante cose che non ho potuto dire, anche se ormai se continua così prima o poi mi toccherà farlo (la mia condanna a morte).
Non so più dove sbattere la testa.
Ma forse penso seriamente sia arrivato il momento di mettersi a dormire, prima che il Degenero si impadronisca definitivamente del mio cervello.
E intanto gli uccellini hanno già incominciato a cantare, incredibile.

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