mercoledì 15 febbraio 2017

Giappone ultimo giorno: Castello Himeji



Siamo arrivati all'ultimo giorno di questo splendido viaggio alla scoperta del Giappone, purtroppo domani si ritorna in Italia :(

In ogni caso, oggi abbiamo lasciato la splendida isola di Miyajima per dirigerci verso Tokyo, facendo tappa al maestoso castello Himeji, chiamato anche castello dell'airone bianco.

MIYAJIMA -> MIYAJIMAGUCHI (traghetto, 8 minuti)
MIYAJIMAGUCHI -> HIROSHIMA (la stazione dei treni è la stessa del traghetto, da li a Hiroshima ci vogliono 30 minuti)
HIROSHIMA -> HIMEJI (un'ora emmezza di treno)
HIMEJI -> TOKYO (tre ore emmezza)

a Himeji siamo stati 3 ore, il tempo di visitare il castello.

COME ABBIAMO FATTO CON LE VALIGE?

In ogni singola stazione di qualsiasi città giapponese sono presenti tanti armadietti di ferro con lucchetto a pagamento. Il costo varia dai 300 ai 700 yen al giorno (dipende dalla grandezza dell'armadietto) e si può lasciare li dentro tranquillamente la propria valigia. Noi abbiamo pagato 700 yen per le nostre valige grossissime, ci hanno dato la chiave e siamo potuti andare al castello in tranquillità.








Avevo tanta voglia di visitare questo castello non tanto per la sua bellezza e la sua magnificenza (che comunque sono notevoli, è un enorme castello circondato da cinta muraria, è posto in una zona parecchio alta ed è imponente alla vista, davvero meraviglioso) ma soprattutto per la leggenda della serva Okiku uccisa gettata nel pozzo, leggenda dalla quale hanno poi inventato la storia del film "The Ring", terribile film che ha causato traumi infantili in tutti noi.

LA LEGGENDA

La leggenda parla di una giovane di nome Okiku, serva della famiglia del samurai Aoyama Tessen, i quali vivevano al castello.
Il samurai si innamorò di Okiku e provò in tutti i modi a conquistarla, senza riuscirci. Preso dallo sconforto provò con un ultimo tentativo: Egli nascose uno dei dieci piatti di famiglia e diede la colpa ad Okiku di averlo rotto. Lei, convinta di essere nella ragione, andò a contare i piatti e scoprì con somma disperazione, di trovarne effettivamente nove anzichè dieci. Il samurai allora le propose il matrimonio in cambio del perdono. Il problema è che Okiku rifiutò l'offerta, allora il samurai adirato dall'offesa della serva, la scaraventò giu nel pozzo, annegandola.
Si dice che di notte si sente la voce di Okiku per le stanze del castello contare i piatti e quando arriva a nove, anzichè dire "dieci" si sente un urlo di disperazione.




Ora siamo di nuovo a Tokyo. Domani si riparte per l'Italia.
E' stato bellissimo. Tutto quanto. Un'esperienza indimenticabile.
Grazie a tutti quanti per avermi seguita ogni giorno, o anche solo per aver letto un post, significa tanto per me sapere di avere degli amici che seguono ciò che faccio e ciò che scatto, ci metto tanta passione e lo faccio sia per me, per avere un bel bagaglio culturale sempre nuovo, sia per voi, per condividere con voi le mie esperienze, sperando di avervi invogliato a viaggiare e scoprire posti nuovi.
Grazie ancora a tutti, ci vediamo in Italia! :)

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